Matteo Fato
Il difficile è dimenticare ciò che si è visto per casa
(Ritratto di Pescara per caso)
Mostra diffusa di Matteo Fato
A cura di Simone Ciglia
1 luglio – 27 settembre 2025
Matteo Fato
Il difficile è dimenticare ciò che si è visto per casa
(Ritratto di Pescara per caso)
A cura di Simone Ciglia
Prodotta e promossa dalla Fondazione La Rocca, Pescara.
A sedici anni dalla sua ultima personale, Matteo Fato torna a esporre nella città in cui è nato e tuttora vive. Proprio dal legame con il luogo prende forma la mostra, sviluppando una riflessione sul rapporto tra l’artista e il territorio. L’esposizione si articola in diversi siti di Pescara: dagli spazi della Fondazione La Rocca ad alcuni dei principali musei della città, toccando diversi luoghi espositivi e non, fino ad attraversare lo spazio pubblico tramite interventi temporanei. Ogni sede propone una riflessione su un intreccio di temi – il paesaggio naturale e quello urbano, la storia dell’Abruzzo e la storia dell’arte – a comporre un personale ritratto della città.
Il titolo – Il difficile è dimenticare ciò che si è visto per casa – combina due citazioni dello scrittore di origine pescarese Ennio Flaiano, che dichiarano la persistenza delle immagini con le quali si è cresciuti e da cui si è abitualmente circondati.
Prossimo evento espositivo
18 Luglio ore 18:30
Convento Michetti, Francavilla al Mare (CH)
Fra i riferimenti fondamentali nel lavoro di Matteo Fato, l’artista Francesco Paolo Michetti è omaggiato con un intervento simbolico all’interno del convento di Francavilla al Mare (CH), la casa-studio che alla fine dell’Ottocento divenne sede di un vivace cenacolo artistico.
Sedi principali
• Fondazione La Rocca
Sede principale della mostra, raccoglie un’antologia di opere inedite e realizzate in precedenza.
• Project Space – Fondazione La Rocca
Ex rimessa della cooperativa pescatori adiacente alla Fondazione La Rocca, ospita un archivio/Wunderkammer che raccoglie opere e reperti in un’installazione immersiva (fino al 3 agosto).
• Museo dell’Ottocento (dal 25 luglio)
Opere d’après ispirate alla collezione del museo e nucleo di lavori dedicati a generi classici della storia dell’arte (paesaggio, ritratto, natura morta).
Intervento all’interno del percorso museale, in dialogo con la storia e la cultura materiale abruzzese.
Progetti speciali
• Affissioni pubbliche
Manifesti d’artista in spazi pubblici della città (9 giugno-6 luglio).
• Veicolo sonoro itinerante
Diffusione della canzone Ha tutte le carte in regola di Piero Ciampi, registrata da Fato e Ciglia. Prodotta anche in vinile.
• Porto Canale*
Installazione di un cavalletto in pietra della Maiella rivolto verso il mare, omaggio alla pittura e a Franco Summa.
• Lungofiume
Intervento sulle vele di una paranza in navigazione lungo il fiume Pescara. La paranza dotata di una vela di sette metri composta da stracci utilizzati per la pulitura dei pennelli sarà visibile anche il 20 luglio, 27 luglio e il 31 agosto dalle 18.00 alle 19.00 nel tratto del fiume Pescara che fronteggia la sede della Fondazione La Rocca.
• Casa Flaiano
Scritta al neon sulla facciata della casa natale di Ennio Flaiano.
Apertura al pubblico della redazione di Segno con esposizione di un’opera dedicata alla storia della rivista. La redazione si trova in Corso Manthonè, 53 e l’ngresso è gratuito.(Solo su appuntamento 0858634048)
• Edicola via L’Aquila
Omaggio al gallerista Cesare Manzo, primo a rappresentare l’artista.
• Tabaccherie ed edicole selezionate
D’après invito-cartolina di Gino De Dominicis per la mostra Quando non si parla più di immortalità del corpo (ingresso riservato agli animali) (Galleria De Domizio, Pescara, 1975).
Public Program
Visite guidate, incontri, conferenze e dialoghi con critici e curatori.
Catalogo
Catalogo edito da Allemandi, pubblicato a conclusione del progetto.
La mostra sarà accompagnata da un servizio di audioguida in italiano e in inglese, accessibile sia tramite QR code che attraverso dispositivi dedicati, realizzato da eArs. A guidare i visitatori lungo il percorso espositivo saranno direttamente le voci dell’artista e del curatore, per un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Matteo Fato è artista e docente di Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Il suo lavoro, tra pittura, incisione, scultura, video e installazione, è stato presentato in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero, fra cui Mostyn (Llandudno, UK), il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, la Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino. Ha partecipato alla 16ª Quadriennale d’Arte e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Ermanno Casoli e la selezione dalla Dena Foundation for Contemporary Art come artista italiano in residenza presso ArtOmi (New York). Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui quella della Banca d’Italia.
Matteo Fato è rappresentato dalla Galleria Monitor (Roma, Pereto, Lisbona).
*Siamo spiacenti di comunicare che Specchio Angelico, l’installazione di Matteo Fato del cavalletto rivolto verso il mare, collocato presso il Porto Canale, parte della mostra diffusa in corso non è attualmente visitabile in quanto danneggiata da un intervento improprio.
Provvederemo quanto prima a darvi aggiornamenti in merito alla sua eventuale riattivazione.
EVENTI PASSATI
• s.l.m. 00 – Zero zero sul livello del mare (29 giugno)
Serie di opere segnate dall’allagamento dello studio dell’artista nel 2019.
• Spazio Matta (29 giugno)
Conferenza di Gianni Garrera – Non pitturare invano
Il filologo musicale interviene con una lezione che parte dall’analisi de Il capolavoro sconosciuto di Balzac e de L’Infinito di Leopardi, indaga la storia della dissoluzione della forma nell’arte moderna, il conflitto tra creazione e distruzione, estasi per il caos e intelligenza dell’enigma. Racconta il distacco dall’imitazione e la rinuncia dell’attenzione della Pittura alla Natura per la custodia del mondo. Ciò che non è rappresentato sfiorisce: la Natura chiede alla Pittura di non essere dimenticata.